Il Lions Club Firenze Ponte Vecchio, presieduto dalla Past President Carmela Savastano Lunghi, ha celebrato Martedì 10 Febbraio , all’Hotel Londra, i suoi trentuno anni di vita, comprensivi dei cinque anni di Lioness Club, in un clima di vitale amicizia che ha fatto sentire partecipi anche la Presidente del Club, Mariacarla Sinnati, e le Socie che i mali di stagione avevano costrette a non essere presenti.
Il Segretario Distrettuale Fabrizio Ungaretti, sostituendo il Governatore, con la sua graditissima presenza resa preziosa dalla sua andata e ritorno da Lucca, è stato generoso di riconoscimenti per l’attività del Club, ed ha concluso con il suo brillante intervento una Charter Night davvero speciale.
Resa speciale non solo dal tangibile spirito lionistico che la animava ma anche dalla presenza di ospiti quali la Presidente del Lions Club Bargello, Carla Panicucci, e il Presidente del Lions Club Pontassieve Valle del Sieve, Maurizio Mannelli, che ha manifestato il suo particolare stato d’animo, commosso nel partecipare a una serata di festa di un Club che, portando il nome di Ponte Vecchio, lo ricongiungeva ai suoi antenati dei quali su uno dei lati del Ponte Vecchio resta ancora la torre Mannelli, costruita nel XII secolo, parte della casa dell’antica famiglia Mannelli.
Insieme ai ricordi del passato, il Lions Club Firenze Ponte Vecchio ha festeggiato l’entrata nel Club di due nuovi Soci portatori di costruttive esperienze: Carla Casini, quale psicologa, e Sandro Innocenti, quale ristoratore, attività nelle quali sono quotidianamente impegnati, pronti a partecipare alle molteplici attività del Club.
La presenza di Marcello Paris, Direttore di Etruria Lions, ha contribuito ad infondere uno spirito costruttivo anche a una serata di festa, nel ricordo del suo “rimbocchiamoci le maniche”, con cui concludeva il suo editoriale nel primo numero dell’attuale annata lionistica.
Un invito che tutti i Soci del “Ponte Vecchio” hanno considerato un premio alla loro attività “impegnata a costruire” , una attività costruttiva che, incontro dopo incontro e anno dopo anno, è diventata un impegno intrinseco alla loro vita quotidiana.
F.C.O.